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Il 23 maggio 1952 Antonio è ancora seduto sui banchi di scuola, a un passo dagli affetti di casa. Ma la minaccia di una bocciatura provoca in lui un gesto di ribellione: scappa in Francia con un amico e, fermato dalla polizia perché clandestino, accetta di arruolarsi nella Legione straniera per evitare il carcere. L'addestramento feroce, le punizioni e le violenze gli fanno rimpiangere ogni giorno la scelta compiuta, ma tornare indietro è impossibile. Nell'ottobre di quello stesso anno Antonio viene spedito in prima linea a difendere una causa che non gli appartiene nella guerra d'Indocina. Partecipa alla lunghissima e decisiva battaglia di Dien Bien Phu, in Vietnam, che porta alla resa dei francesi.